Coppa del Mondo di rugby 2019: Inghilterra-Nuova Zelanda 19-7

di Samuel Cogliati

26 ottobre 2019

Gli inglesi avevano dato da subito l’impressione di essere sostanzialmente gli unici in grado di battere gli All Blacks in questo mondiale. Sarebbe servita la partita perfetta. L’hanno fatta, nella loro semifinale vinta 19-7 a Yokohama, e la sensazione è che questo trionfo sia stato costruito alla perfezione dal coach Eddie Jones, ma è difficile stabilire chi tra le fila inglesi abbia più contribuito al successo. 

L’Inghilterra ha subito colpito, poi stordito l’avversario, che ha in séguito neutralizzato senza mai rinunciare ad attaccare (due mete giustamente annullate per dei dettagli, che avrebbero reso ancora più brutale la sconfitta neozelandese). La Nuova Zelanda non è più riuscita a riprendersi mentalmente dalla sorpresa né dalla confusione creata dai giocatori in maglia bianca. 

Ora è quasi irrilevante – non certo per il tifoso, ma per l’osservatore sì – che il XV della Rosa vinca o meno la finale. Il significato più bello di questo storico incontro è che nel rugby nulla è mai casuale, ma tutto collettivo e (quasi) tutto possibile. Uno sport che persino nelle sue più commerciali espressioni agonistiche “di vertice” riesce ancora a coinvolgere ed entusiasmare, destando ammirazione.