(Il paese di Vergisson visto dalla Roche de Solutré – fotografia @ Babsy)

La più importante appellation del Mâconnais ottiene la sua rivincita

di Samuel Cogliati

4 settembre 2020

Pouilly-Fuissé ha ottenuto i suoi Premiers crus. Nella sua seduta del 3 settembre, l’Inao ha approvato ufficialmente la nuova delimitazione che riconosce 22 climats in questa prestigiosa categoria gerarchica. La prima annata rivendicabile sarà la 2020. È così riparato un torto che durava da decenni e che posizionava il Mâconnais costitutivamente un gradino al di sotto della Borgogna “nobile” (la Côte d’Or) e dello Chablisien.

L’iter per il riconoscimento dei Premiers crus nella più nota delle Aop del Mâconnais è durato dieci anni. Ha comportato studi geologici, degustazioni, perizie tecniche, discussioni e lunghe trattative su chi dovesse essere incluso e chi escluso.

Ora Pouilly-Fuissé può dunque vantare un elenco ufficiale di Premiers crus, che coprono 194 ettari complessivi, ovvero un quarto della superficie totale della denominazione. Le vigne sono distribuite in tutti e quattro i comuni dell’appellation: Chaintré, Fuissé, Solutré-Pouilly e Vergisson. Ecco l’elenco dei climat premiati:

Comune di Chaintré: Le Clos de Monsieur Noly, Les Chevrières, Aux Quarts, Le Clos Reyssier.

Comune di Fuissé: Le Clos, Les Brûlés, Les Ménétrières, Les Reisses, Les Vignes Blanches, Les Perrières, Vers Cras.

Comune di Solutré-Pouilly: La Frérie, Le Clos de Solutré, Au Vignerais, En Servy, Aux Bouthières, Aux Chailloux, Pouilly, Vers Cras.

Comune di Vergisson: Les Crays, La Maréchaude, Sur la Roche, En France.

I vini dovranno rispettare rese in uva e in vino più basse dei villages e un affinamento più lungo. Una delle conseguenze principali sarà, a qualità verosimilmente invariata, innanzi tutto un aumento dei prezzi, che si prevede di almeno il 25%. Si può però anche sperare che, a medio-lungo termine, anche la statura dei vini cresca, grazie alle nuove regole più serrate del nuovo disciplinare (che dovrebbe includere anche il divieto di diserbo chimico).

Come che stiano le cose negare lo status di Premier cru (se non quello di Grand cru) al Mâconnais aveva ragioni storiche (ormai anacronistiche) ma era un palese non sense in termini qualitativi. Ne fui convinto fin dal mio primo reportage dedicato al Mâconnais, quindici anni or sono. •

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